Oceania: le Isole Cook nel cuore della Polinesia
L’arcipelago delle Isole Cook è composto da 15 isole situate nell’Oceano Pacifico. Per tanti un vero paradiso da cui non si vuole più andar via. Si...
L’arcipelago delle Isole Cook è composto da 15 isole situate nell’Oceano Pacifico. Per tanti un vero paradiso da cui non si vuole più andar via. Si suddividono in due gruppi: Settentrionali e Meridionali. Le Isole Cook Settentrionali sono principalmente piccole isole di origine corallina e, tra le più conosciute, troviamo Manihiki, Perhyn e Nassau. Nassau è sabbiosa, mentre le altre sono degli atolli corallini dove l’acqua dolce scarseggia e, di conseguenza, anche viverci diventa difficile. Sumarrow è l’isola più importante e deve il suo nome alla nave russa che lo toccò nel 1814.
Le Isole Meridionali sono di origine vulcanica e comprendono Rarotonga, Aitutaki, Atiu, Mitiaro, Mauke, Mangaia, Palmerston e Manuae: le ultime due sono piccoli atolli. Rarotonga è l’isola più estesa dove risiede gran parte della popolazione locale, ospita la capitale delle Isole Cook, Avarua, ed è fornita anche di un aeroporto; proprio per questo è la più visitata dai turisti. In quest’isola la costa è per lo più sabbiosa mentre, nella parte nord-est, è rocciosa. A sud-ovest è racchiusa da Laguna Muri, l’ideale per la balneazione dato che la costa sud ha acque troppo basse. Aitutaki è la seconda isola per grandezza e turismo: vanta una bellissima laguna lunga 45 Km e con atolli conosciuti come motu per lo più di origine corallina fatta eccezione per Rapota e Moturakau che sono di origine vulcanica. Takurea è l’isola più piccola e riceve pochi turisti; per visitarla c’è bisogno di un permesso speciale delle autorità locali.
Nelle isole meridionali vi è anche Winslow Reef che è sommer