Egitto e Israele hanno subito le conseguenze di una potente tempesta di sabbia giovedì, segnata da scarsa visibilità e forti venti, che ha provocato diversi morti e feriti, oltre a danni materiali.
Nella capitale egiziana, Il Cairo, e in altre città vicine, la tempesta ha causato almeno quattro morti e cinque feriti. Il forte vento ha fatto cadere un gigantesco cartellone pubblicitario su alcune auto, uccidendo una persona e ferendone cinque; un altro cartellone è crollato in un paese vicino alla capitale, schiacciando una ragazza. Anche un uomo nella provincia di Menufiyah è stato ucciso quando una palma è caduta su di lui. La quarta persona è morta dopo aver perso l’equilibrio mentre guardava la tempesta da un balcone del quarto piano nella città di Suez.
Forti venti e onde alte fino a 4 metri hanno costretto le autorità del Paese a chiudere i porti di Suez e Zaitiyat nel Mar Rosso. Le tempeste di sabbia hanno devastato anche il deserto dell’ovest del Paese, lungo la costa mediterranea, l’area del Grande Cairo, il delta del Nilo e le città del Canale di Suez. Il maltempo dovrebbe continuare fino a venerdì.
Nelle prossime 48 ore le temperature potrebbero superare i 40 gradi Celsius in alcune zone del Paese. L’Egyptian Meteorological Authority (EMA) ha consigliato alla popolazione di evitare il contatto diretto con la luce solare, di indossare mascherine all’aperto e di bere acqua a sufficienza. Le tempeste di sabbia, note come ‘khamasin‘, sono comuni in Egitto in questo periodo dell’anno.
La tempesta di sabbia ha poi raggiunto Israele, dove ha provocato anche diversi feriti e danni materiali. Nella città di Hod HaSharon una palma è caduta su un’auto, ferendo una donna all’interno. A Tel Aviv anche un uomo di 68 anni è rimasto ferito a causa della caduta di un albero. I forti venti hanno causato il crollo di una gru, scontrandosi con un’altra gru, sebbene nessuno sia rimasto ferito nell’incidente.
I servizi meteorologici israeliani prevedono un’ondata di caldo senza precedenti, con temperature che potrebbero raggiungere i 47 gradi Celsius in alcune zone del Paese. A causa delle condizioni meteorologiche estreme e dell’elevato rischio di incendio, il Commissario dei vigili del fuoco e dei soccorsi, Eyal Casspi, ha firmato un’ordinanza che vieta i falò. L’autorità israeliana per la natura e i parchi ha anche temporaneamente chiuso tutti i sentieri escursionistici nelle riserve naturali e nei parchi nazionali nelle aree colpite.
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