Nel 2025 si registra un aumento significativo della quota di italiani indecisi sulle vacanze estive: il 24% afferma di non aver ancora preso una decisione, contro una media del 12% degli anni precedenti. È quanto emerge dalla sesta edizione della ricerca sulle vacanze degli italiani, condotta da Wonderful Italy in collaborazione con l’istituto Izi. Il dato evidenzia un contesto di maggiore prudenza, probabilmente legato all’incertezza economica e internazionale.
La percentuale di italiani che si dichiarano certi di partire è in calo, passando dal 68% del 2024 al 64% nel 2025. A influenzare le scelte, secondo lo studio, sono soprattutto tre fattori principali:
Questi elementi superano per incidenza altri motivi come l’instabilità lavorativa o i cambiamenti climatici. In particolare, il timore legato alla guerra rappresenta un elemento di forte impatto sulle decisioni legate alle ferie.
La vacanza in Italia resta la prima scelta per la maggior parte degli italiani, anche se in leggera flessione: nel 2025, il 72% dichiara di preferire una meta italiana, contro il 76% dell’anno precedente. A influire è soprattutto l’incremento degli indecisi, passati dal 3% al 7%. La quota di chi sceglie vacanze all’estero rimane sostanzialmente stabile.
Il mare si conferma la destinazione preferita con il 58% delle preferenze, mantenendo il primo posto nonostante un lieve calo. La montagna scende dal 18% al 15%, mentre si registra un raddoppio della popolarità delle città d’arte, passate dal 7% al 14%. Questo dato segnala un rinnovato interesse per le vacanze culturali, forse legato alla voglia di esperienze più varie rispetto al classico soggiorno balneare.
Sul fronte degli alloggi, l’hotel si conferma l’opzione più scelta dagli italiani, in crescita dal 38% al 40%. Le case vacanza mantengono una posizione stabile al 31%, confermandosi come una soluzione amata da un italiano su tre. In calo tutte le altre tipologie, inclusi bed & breakfast, agriturismi e campeggi.
Tra i motivi che spingono alla scelta della casa vacanza emergono:
Il 66% degli italiani ritiene che gli affitti brevi abbiano un impatto economico positivo sulle località ospitanti. Solo l’11% è contrario, mentre il 23% dichiara di non avere un’opinione in merito.
Tra i vantaggi segnalati da chi ne ha una visione positiva:
Secondo Michele Ridolfo, CEO e co-fondatore di Wonderful Italy, il dato sulla stabilità delle case vacanza evidenzia un cambiamento nella percezione di questo tipo di soggiorno, che non è più visto solo come un’opzione economica ma come una scelta che offre comfort, autonomia e personalizzazione.
Antonio Rainò, direttore marketing dell’azienda, aggiunge che si assiste a una polarizzazione tra hotel e case vacanza, a discapito di formule meno strutturate. Questo conferma la crescente ricerca di soluzioni affidabili e flessibili, in grado di rispondere alle esigenze di famiglie, coppie e viaggiatori senior.
Wonderful Italy, azienda leader nella gestione di case vacanza, realizza questa indagine dal 2020 in collaborazione con l’istituto Izi. Lo studio rappresenta uno strumento prezioso per monitorare le tendenze del turismo italiano e offrire dati utili agli operatori del settore in un mercato in costante evoluzione.
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