KÖNIZ (Canton Berna) – Una scena tanto inaspettata quanto esilarante ha catturato l’attenzione delle autorità e dei media locali: un autovelox installato nel comune di Köniz ha immortalato nei giorni scorsi un’insolita infrazione al limite di velocità. Non si tratta di un’auto sportiva o di una moto troppo audace, bensì di un’anatra. Più precisamente, di un germano reale – noto anche come capoverde in Italia – che ha sfrecciato a 52 chilometri orari in una zona dove il limite massimo consentito è di 30 km/h.
Il fatto, già di per sé curioso, si carica di ulteriore incredulità per via di una coincidenza singolare: secondo quanto riportato dal Comune di Köniz sui propri canali social, lo stesso episodio si sarebbe verificato esattamente sette anni fa, nello stesso punto e – sorprendentemente – alla medesima velocità: 52 km/h. Un dettaglio che ha spinto giornalisti e cittadini a interrogarsi: si tratta forse di un’anatra recidiva?
A dare voce alla curiosità è stata anche la portavoce del Comune, Susanne Bandi, che ha affermato: “Anche noi ci siamo chiesti se non fosse lo stesso esemplare”. I germani reali, infatti, hanno un’aspettativa di vita compresa tra i cinque e i dieci anni, rendendo teoricamente possibile che l’anatra fotografata oggi sia la stessa protagonista dello scatto di sette anni fa.
La polizia municipale di Köniz ha voluto chiarire ogni possibile dubbio, specificando che né il dispositivo radar né le immagini catturate sono state in alcun modo manipolate. Tuttavia, l’episodio ha riacceso il dibattito sull’affidabilità dei sistemi di rilevazione automatica della velocità.
Nonostante i progressi tecnologici, questi strumenti restano oggetto di frequenti contestazioni. L’anatra “velocista” diventa così il simbolo ironico delle criticità ancora presenti nei moderni sistemi di controllo elettronico del traffico.
Ovviamente, il velocissimo volatile non ha ricevuto alcuna sanzione amministrativa. Al contrario, lo scatto radar è bastato per regalargli un momento di celebrità. La notizia ha rapidamente fatto il giro dei social network e dei portali di informazione, suscitando ilarità, ma anche riflessioni più serie sul tema delle multe ingiuste e dei ricorsi contro gli autovelox.
Sebbene la vicenda abbia un tono leggero, essa mette in luce l’importanza di una corretta gestione e calibrazione dei dispositivi elettronici utilizzati per il monitoraggio del traffico. Troppe volte, infatti, vengono segnalate anomalie, errori di rilevamento o situazioni paradossali – come questa – che sollevano dubbi sull’affidabilità del sistema.
La scena dell’anatra immortalata in volo a 52 km/h potrebbe dunque non essere soltanto un aneddoto divertente, ma anche uno spunto per riflettere su un tema sempre più attuale: quello della precisione e della giustizia nei controlli stradali automatizzati.
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