I ricercatori della Università di Toronto hanno sviluppato un materiale innovativo che combina la forza dell’acciaio al carbonio con la leggerezza del polistirene espanso, aprendo nuove possibilità per numerosi settori industriali. Grazie a una nuova nanoarchitettura e all’uso avanzato dell’intelligenza artificiale, il team ha progettato materiali ultra-leggeri, ma estremamente resistenti, che potrebbero trasformare la produzione di componenti aerospaziali e automobilistici.
Il materiale sviluppato si basa su nanolattici di carbonio, strutture tridimensionali complesse a scala nanometrica. Questi nanolattici sono costituiti da minuscole unità di carbonio, ciascuna delle quali ha dimensioni ridottissime, pari a centinaia di nanometri. Per comprendere meglio la loro piccola dimensione, basti pensare che ci vorrebbero oltre cento di questi blocchi allineati per raggiungere il diametro di un capello umano.
La grande innovazione sta nell’ottimizzazione delle geometrie di questi nanolattici. Mentre le strutture tradizionali presentano angoli acuti che causano concentramenti di stress, i ricercatori sono riusciti a ridurre queste problematiche attraverso l’impiego di algoritmi di apprendimento automatico. Questi algoritmi hanno identificato geometrie più efficienti, capaci di distribuire meglio le forze e di aumentare la resistenza rispetto ai modelli tradizionali.
La creazione dei nuovi materiali ad alta performance è stata resa possibile grazie alla collaborazione con il professor Seunghwa Ryu e il suo team del KAIST (Korea Advanced Institute of Science and Technology). Utilizzando un algoritmo di ottimizzazione bayesiana multiobiettivo, i ricercatori sono riusciti a progettare nuove geometrie per i nanolattici. Ciò che distingue questo algoritmo da altri strumenti è la sua capacità di ottenere risultati sorprendenti con un numero di dati significativamente inferiore: solo 400 punti dati, rispetto ai tradizionali 20.000 richiesti per analisi simili.
Questa applicazione di machine learning ha permesso di generare design innovativi, ottimizzati per una resistenza superiore. In particolare, i nuovi materiali nanoarchitetturati sono stati progettati per sopportare una resistenza di ben 2,03 MPa/m³/kg, cinque volte superiore a quella del titanio, un materiale conosciuto per la sua forza e leggerezza.
Uno degli aspetti più interessanti di questa innovazione riguarda il suo impatto sulla sostenibilità. Ad esempio, sostituire i tradizionali componenti in titanio con i nuovi materiali sviluppati dai ricercatori potrebbe comportare risparmi significativi in termini di consumo di carburante negli aerei. Secondo le stime, ogni chilogrammo di materiale sostituito potrebbe generare un risparmio di 80 litri di carburante all’anno per aereo. Questo non solo ridurrebbe i costi operativi ma contribuirebbe anche alla diminuzione delle emissioni di carbonio, un obiettivo fondamentale per l’industria aerospaziale e per la lotta contro il cambiamento climatico.
Inoltre, la possibilità di ridurre il peso dei componenti senza comprometterne la resistenza apre la strada a nuove applicazioni anche in altri settori, come quello automobilistico, dove la leggerenza è un fattore cruciale per l’efficienza energetica.
Il progetto è il frutto di una collaborazione internazionale che ha visto coinvolti ricercatori di MIT, KIT (Karlsruhe Institute of Technology) e Rice University, in sinergia con esperti di scienza dei materiali, chimica, meccanica e intelligenza artificiale. Questa rete globale di competenze ha permesso di combinare avanzamenti tecnologici con applicazioni pratiche in grado di affrontare sfide industriali complesse.
In futuro, i ricercatori prevedono di scalare la produzione di questi materiali, rendendoli disponibili per l’uso in larga scala, mantenendo al contempo costi competitivi. L’obiettivo è perfezionare ulteriormente le geometrie dei nanolattici per ridurre ulteriormente la densità del materiale senza compromettere la sua forza. Questo passo fondamentale permetterà di implementare questi nuovi materiali in componenti macroscopici, ideali per una vasta gamma di applicazioni.
Il futuro dei materiali leggeri e resistenti è più vicino che mai grazie agli sviluppi in nanoarchitettura e intelligenza artificiale. La combinazione di forza e leggerezza dei nuovi materiali potrebbe non solo rivoluzionare le industrie aerospaziali e automobilistiche, ma anche rappresentare un passo importante verso soluzioni più sostenibili e efficienti. In un mondo in cui la riduzione dell’impatto ambientale è sempre più urgente, questi innovativi sviluppi potrebbero aprire la strada a un futuro più verde e a tecnologie più avanzate e accessibili.
Fonte utoronto.ca
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