Il governo della provincia di Santa Cruz, nella Patagonia argentina, ha condiviso una foto satellitare che mostra il forte impatto delle intense nevicate causate dall’ondata di gelo polare che sta attualmente colpendo l’estremità meridionale del paese.
L’immagine, acquisita dalla piattaforma Worldview della NASA – un’interfaccia interattiva per esplorare le immagini satellitari quotidiane della Terra – mostra gran parte della regione patagonica ricoperta di neve. Da metà del mese scorso, la zona è infatti alle prese con un forte maltempo caratterizzato da freddo intenso e nevicate abbondanti. Un manto bianco ha ricoperto montagne, ghiacciai, laghi, città e steppe.
Secondo la Commissione Nazionale delle Attività Spaziali (Conae), circa il 70% della superficie di Santa Cruz, la seconda provincia più grande dell’Argentina, è coperta di neve.
Le temperature estreme hanno colpito diverse località e zone rurali, creando disagi alla circolazione stradale e mettendo a rischio il bestiame ovino e bovino, causando “gravi perdite nel settore produttivo”, come sottolinea l’amministrazione di Santa Cruz.
Per fronteggiare questa situazione, l’esercito argentino si è schierato a Santa Cruz, dove fornisce supporto liberando le strade e trasportando “legna, cibo e foraggio per il bestiame” a bordo dei suoi veicoli da combattimento. Inoltre, svolge attività di ricerca, soccorso ed evacuazione nelle zone colpite. Recentemente, ha salvato un bracciante agricolo e i suoi 13 cani che erano bloccati da un mese in una capanna a causa dell’accumulo di neve.
A tal proposito, il governo provinciale ha informato che, nell’ambito delle misure per affrontare gli effetti dell’inverno, monitora costantemente le strade e ha acquistato legna e oltre 1,1 milione di chili di foraggio per “assistere i produttori”.
Intanto, il Servizio Meteorologico Nazionale (SMN) ha annunciato per giovedì nuove nevicate nell’estremo sud e gelate nella fascia centrale del paese. Nei giorni scorsi, in diverse località si sono registrati più di cinque giorni consecutivi con “temperature massime e minime estremamente basse”, ha precisato l’ufficio, sottolineando che la temperatura media dei primi 10 giorni del mese è stata tra 3°C e 5°C inferiore alla norma per questo periodo dell’anno.
La Patagonia argentina registra il suo inverno più freddo da oltre un secolo, con temperature glaciali che hanno congelato fiumi e strade. La fauna locale è gravemente minacciata dalla mancanza di cibo e dalle condizioni climatiche estreme. Le autorità hanno emesso un’allerta rossa e dispiegato personale militare per assistere la popolazione colpita dal gelo. L’episodio evidenzia la vulnerabilità della regione di fronte al cambiamento climatico e l’urgenza di adottare misure di protezione.
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