Martedì si è verificata una caduta di massi nel del Parco Nazionale Canyon del Sumidero, situato a pochi chilometri dalla città di Tuxtla Gutiérrez, nel Chiapas (Messico). Il crollo è avvenuto pochi istanti dopo un terremoto e non sono stati segnalati feriti o danni materiali, come confermato poco dopo la locale Protezione Civile.
A scopo precauzionale, le autorità federali e comunali, a sostegno del Coordinamento Nazionale delle Aree Naturali Protette, hanno deciso di chiudere la navigazione attraverso il fiume Grijalva, su cui sorgono le pareti dello stretto canyon. Nel frattempo, il Centro nazionale per la prevenzione dei disastri ha provveduto a redigere un ‘rapporto sui rischi‘. Una volta riaperto il traffico fluviale, sarà rafforzata la segnaletica dei tratti ad alto rischio.
“Quello che è successo oggi è dovuto al deflusso di materiale lapideo dovuto all’umidità in un’area, che ha causato il distacco del materiale umido [a causa del suo peso]”, ha affermato il geologo José Luis Parra.
La Protezione Civile ha condiviso le immagini dopo aver sorvolato e attraversato l’area interessata dall’acqua per analizzare e verificare l’incidente naturale. A loro volta circolano sui social alcune registrazioni della nuvola di polvere causata dalla caduta di materiale lapideo sul fiume. Un simile crollo di uno dei muri della faglia è stato catturato dai turisti nel gennaio 2020.
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