Pronte ad accogliere i turisti in piena sicurezza, le Isole Canarie stanno riaprendo gli oltre venti campi da golf disseminati tra Gran Canaria, Tenerife, Lanzarote, Fuerteventura e La Gomera. Il clima mite tutto l’anno e la cornice incantevole dell’oceano Atlantico rendono questi green tra i più amati dagli appassionati di golf di tutto il mondo che qui alternano pratica sul campo a momenti di relax sulle bianche spiagge.
Protocolli e linee guida di sicurezza definiti a livello nazionale, con la collaborazione delle comunità autonome come il Governo delle Canarie e le associazioni di golf, garantiscono un’esperienza senza preoccupazioni, se non quella di fare buca. Ecco una selezione dei campi più affascinanti, tra cielo e mare.
Il campo da golf di La Gomera si trova sul promontorio della collina di Tecina, nel Sud dell’isola. Progettato dal famoso architetto di campi da golf Donald Steel, ha un percorso che si snoda lungo paesaggio variegato: dalla cornice quasi desertica con piante autoctone si arriva, procedendo nel gioco, a una vegetazione via via più fitta di alberi tropicali e da frutto. La vista sull’oceano Atlantico è semplicemente mozzafiato e la buca numero 10, nei pressi di uno strapiombo, sembra perfino galleggiare sull’aria.
Il Club si trova strategicamente vicino alla piccola località turistica di Playa de Santiago. Le acque calme e cristalline della sua spiaggia sono un invito a scoprire i paesaggi sottomarini. Oltre alle immersioni e allo snorkeling, la spiaggia è punto di partenza ideale di escursioni in kayak.
A soli otto chilometri dall’aeroporto di Fuerteventura, il Golf Club Salinas de Antigua è formato da un complesso di 21.450 metri quadrati. Progettato dal due volte campione del mondo Manuel Piñero, è situato vicino alla località turistica di Caleta de Fuste, sul versante orientale dell’isola di Fuerteventura: offre anche una bella vista sul mare.
Sulla costa nella zona occidentale di Fuerteventura si trova il Museo del sale che permette di imparare come si estrae il sale dal mare in modo tradizionale. Si trova proprio dove secoli fa si costruirono le prime saline dell’isola. Le pareti bianche dell’edificio del museo e il grande scheletro di balena, collocato accanto alle saline, caratterizzano il Museo del Sale già quando il visitatore è sulla strada di accesso.
Disegnato nel 1968 Mackenzie Ross, altro “archistar” dei campi da golf, il Maspalomas Golf è circondato dalla Riserva Naturale Speciale delle Dune di Maspalomas: chi gioca qui gode dell’eccezionale vista delle dune di sabbia dorata e, sullo sfondo, dell’oceano. Pianeggiante e lungo, il campo da 18 buche ha runway ampie su cui effettuare colpi senza il rischio di perdere la pallina.
Il Maspalomas Golf si trova a pochi minuti di auto dalla spiaggia di Maspalomas: con i suoi tre chilometri di soffice sabbia dorata e oceano calmo, questa è meta d’elezione per viaggi in famiglia all’insegna della vita di mare. E se la pratica sul green non basta, lungo la costa ci sono aree in cui praticare sport acquatici.
Tenerife offre ben nove campi da golf. Tra questi c’è anche un pitch & putt da nove buche, il Centro de Tenerife Golf Los Palos, che si trova nel Sud dell’Isola. Progettato nel 1994 dal golfista José María Olazábal, ha un terreno di gioco praticamente senza dislivelli, perfetto per i golfisti in erba o per chi vuole allenarsi tra una visita e l’altra ai tesori dell’isola. Immerso in una ricca vegetazione, il percorso prevede ostacoli d’acqua, come laghi e ruscelli, che mettono alla prova l’abilità del giocatore.
Poco distante dal pitch & putt, accoglie i turisti Playa de Las Américas: tra strade piene di negozi e locali, aree dedicate agli sport acquatici e una vivace vita notturna, qui è impossibile annoiarsi. Ma anche chi ama la quiete e il relax trova il suo spazio: basta una passeggiata lungomare all’ombra delle palme per ricaricarsi.
Situato ai piedi di un antico vulcano, il Golf di Costa Teguise si affaccia sull’Atlantico. Il percorso di gioco si muove tra lava cristallizzata, cactus e palmeti. Questo campo da golf è stato disegnato nel 1978 da John Harris, e assicura ai giocatori grande versatilità.
A soli tre km di distanza dal golf si trova la Fondazione César Manrique, nella casa conosciuta come Taro de Tahíche. Qui i turisti possono conoscere l’opera rappresentativa di questo artista poliedrico che ha regalato a quest’isola colore e fantasia, valorizzandone gli aspetti naturalistici nel rispetto del paesaggio e delle tradizioni.
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