E’ il giardino dell’Eden e ce l’abbiamo in Italia: così bello che sembra ultraterreno

Entra nella prestigiosa classifica del New York Times tra i giardini più belli al mondo valorizzando il patrimonio paesaggistico nostrano
La nota classifica del New York Times, che ogni anno celebra i giardini capaci di fondere natura, storia e architettura, ha incluso questa villa piemontese tra le eccellenze italiane, riconoscendo il valore unico del suo giardino e il suo legame con il territorio.
Oggi, la villa e il suo giardino sono aperti al pubblico in occasioni speciali e manifestazioni culturali, che comprendono esposizioni, concerti e visite guidate. Per informazioni su orari e prenotazioni è consigliata la consultazione del sito ufficiale della villa.
I giardini italiani nella top 25 mondiale del New York Times
È con orgoglio che il Piemonte si conferma una delle regioni protagoniste nel panorama dei giardini più belli al mondo, grazie al prestigioso riconoscimento ricevuto dalla storica Villa Silvio Pellico – Vigna Barolo di Moncalieri.

Moncalieri, in Piemonte – (travelfriend.it)
L’Italia, culla storica del giardinaggio monumentale, continua a dominare la scena internazionale con ben cinque giardini inseriti tra i venticinque più belli al mondo secondo il New York Times, testata statunitense di riferimento mondiale per cultura e lifestyle. La selezione premia luoghi che raccontano la storia attraverso il verde, integrandosi con l’architettura e il paesaggio. Ecco i cinque giardini italiani che incantano il mondo:
- Giardino di Ninfa (Cisterna di Latina, Lazio): un vero paradiso botanico con oltre 1300 specie vegetali che si intrecciano tra rovine medievali e specchi d’acqua, evocando un’atmosfera sospesa nel tempo.
- Villa Gamberaia (Settignano, Firenze): uno splendido esempio di giardino all’italiana, noto per le sue geometrie perfette, le terrazze panoramiche e i giochi di luce sull’acqua.
- Villa d’Este (Tivoli, Lazio): capolavoro rinascimentale e patrimonio UNESCO, celebre per le sue fontane monumentali e i raffinati giochi d’acqua che ne fanno un simbolo eterno del giardino italiano.
- Sacro Bosco di Bomarzo (Viterbo, Lazio): conosciuto come Parco dei Mostri, è un luogo unico dove natura e arte si fondono in sculture enigmatiche e architetture bizzarre.
- Villa Silvio Pellico – Vigna Barolo (Moncalieri, Piemonte): un’oasi verde immersa tra le colline torinesi, impreziosita da imponenti alberi secolari, fioriture stagionali e vedute spettacolari sulle Alpi.
Costruita nell’Ottocento dai marchesi Falletti di Barolo sulle colline di Moncalieri, la Villa Silvio Pellico rappresenta un esempio emblematico di dimora aristocratica legata alla cultura piemontese. Fu residenza del poeta e patriota Silvio Pellico, che qui trovò rifugio e ispirazione dopo la prigionia nella fortezza asburgica di Brno. La villa, oltre ad ospitare le eleganti sale con arredi storici originali, è circondata da un giardino che racconta secoli di storia e trasformazioni.
La componente paesaggistica attuale deve molto al progetto di restauro e ridisegno affidato nel 1948 al paesaggista inglese Russell Page, maestro riconosciuto a livello internazionale. Page ha saputo coniugare il rigore classico del giardino italiano con elementi paesaggistici contemporanei, creando un ambiente suggestivo fatto di terrazze, bossi potati con precisione, tassi e specchi d’acqua. Le sculture di sfingi, Nettuno e Pan che decorano le vasche contribuiscono a ricreare un’atmosfera di raffinata serenità, integrando il giardino alle antiche alberature monumentali preesistenti.