Il ponte sospeso offre emozioni forti e panorami mozzafiato sulla forra del Cellina, tra percorsi sicuri e natura incontaminata
Il ponte rappresenta non solo una sfida per gli amanti dell’avventura, ma anche un’occasione per immergersi nella natura incontaminata di località, riconosciute dall’UNESCO come patrimonio mondiale dell’umanità. Il contrasto tra la struttura metallica del ponte e la natura selvaggia circostante rende la passeggiata un momento di grande suggestione.
Negli ultimi anni, l’area ha visto un incremento del turismo outdoor, con un’attenzione crescente verso le attività sostenibili e il rispetto dell’ambiente locale. Gli operatori promuovono un turismo responsabile, invitando i visitatori a preservare la natura circostante e a seguire le norme di sicurezza previste per le escursioni sui ponti sospesi. Scopriamo, allora, questa attrazione così suggestiva, panoramica e particolare.
Un’attrazione affascinante
Nel cuore delle Dolomiti friulane, una delle aree naturalistiche più suggestive del Friuli Venezia Giulia, si trova il celebre ponte tibetano sulla forra del Cellina, un’attrazione che continua a richiamare visitatori per la sua spettacolare posizione e l’esperienza unica che offre. Questo ponte sospeso, situato a circa 55 metri d’altezza, attraversa uno dei canyon più affascinanti d’Italia, regalando panorami mozzafiato sulle acque smeraldine del torrente Cellina e sulla stretta gola che lo ospita.

Dolomiti, Friulane, luoghi riconosciuti anche dall’Unesco – (travelfriend.it)
Il ponte tibetano sul Cellina è realizzato interamente in acciaio, garantendo robustezza e sicurezza a chi decide di attraversarlo. L’attraversamento della forra, che si estende per circa 40 metri in lunghezza, è consentito esclusivamente ai visitatori dotati dell’attrezzatura di sicurezza fornita dagli operatori locali, che include imbragature, caschi e ganci per il fissaggio a linee di vita. Questa dotazione permette di vivere l’esperienza con la massima tranquillità, anche a chi non ha precedenti esperienze con ponti sospesi o escursioni su percorsi aerei.
L’accesso al ponte tibetano è possibile da due punti principali: Barcis, nella località Ponte Antoi, o da Andreis, località Bivio Molassa. Entrambi i punti di ingresso sono ben segnalati e dispongono di parcheggi per facilitare l’arrivo dei visitatori.
Il biglietto di ingresso ha un costo unico di 3 euro, tariffa che copre l’accesso al ponte ma non quello alla Vecchia strada della Valcellina, un’altra storica via escursionistica della zona che merita una visita separata. Il ponte tibetano sulla forra del Cellina continua a essere una meta imperdibile per chi visita le Dolomiti friulane, un luogo dove natura, avventura e sicurezza si fondono per offrire un’esperienza indimenticabile sospesa tra cielo e terra.
Un ponte tibetano da percorrere - (travelfriend.it)






