Weekend da bollino nero nei cieli
Dopo il disastro aereo della Ethiopian Airlines in Etiopia costato la vita a 157 passeggeri di cui 8 italiani, emergenza oggi all’aeroporto di Abidjan, in Costa...
Dopo il disastro aereo della Ethiopian Airlines in Etiopia costato la vita a 157 passeggeri di cui 8 italiani, emergenza oggi all’aeroporto di Abidjan, in Costa d’Avorio: un Airbus A380 di Air France, diretto a Parigi, subito dopo il decollo è stato costretto a tornare indietro a causa di problemi ad uno dei quattro motori che è esploso a mezz’aria.
Il direttore generale di Air France KLM per l’Africa occidentale, Jean-Luc Mévellec ha riferito che l’aeromobile è tornato ad Abidjan dopo che alcuni passeggeri hanno visto una palla di fuoco per alcuni secondi e poi sentito un forte rumore sul lato sinistro dell’aereo. E’ successo nella notte fra sabato e domenica.
Poiché l’aereo era troppo pesante per un atterraggio, per circa 2 ore l’Airbus A320 ha volato in circolo per bruciare il carburante, condizione necessaria all’atterraggio d’emergenza. Preoccupazione tra i 501 passeggeri, anche perché un evento di questo tipo viene sempre vissuto con grande apprensione malgrado le rassicurazioni fornite dall’equipaggio.
Intanto, all’aeroporto di Abidjan erano state preparate tutte le misure per l’atterraggio, con i vigili del fuoco pronti a intervenire. L’atterraggio è avvenuto senza problemi. Una macchina sostitutiva porterà i passeggeri a Parigi questa sera.
Questo, commenta Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” è stato il quarto incidente di questo terribile weekend da “bollino nero” che ci ricorda come la sicurezza nell’aria sia un elemento
imprescindibile per garantire flussi aerei sempre crescenti.Panico su volo Istanbul – New York: 32 feriti per una turbolenza tra le 326 persone a bordo.
I passeggeri di un volo della Turkish Airlines sulla tratta Istanbul – New York hanno vissuto momenti di panico a causa di una una fortissima turbolenza. È accaduto nella serata di ieri: l’aereo era partito da Istanbul e diretto a New York quando il pilota ha dovuto effettuare un atterraggio di emergenza all’aeroporto internazionale John F. Kennedy dopo che 32 passeggeri, tra cui un assistente di volo, sono rimasti feriti quando l’aereo ha incontrato delle terribili turbolenze.
Si è trattato di una ‘turbolenza da cielo limpido’, impossibile da individuare con i radar. Il vuoto d’aria ha dunque colpito l’aereo senza preavviso. A bordo del Boeing 777 c’erano 326 persone a bordo, tra cui 21 membri dell’equipaggio.
È stato un viaggio da incubo quello a bordo di un volo della Turkish Airlines. Secondo le statistiche, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ogni anno si verificano circa 750 casi di ‘turbolenza da cielo limpido’ in tutto il mondo.